Etica e Comportamento

Correttezza, legalità e trasparenza
La governance di Lagomarsino Anielli è basata su principi di correttezza, legalità e trasparenza.

I documenti che regolano la gestione della società sono identificati nel “Codice Etico” e nel “Modello Organizzativo”.

Il Codice Etico e di Comportamento è il documento che, da un lato, sancisce i principi generali ai quali deve conformarsi il comportamento tenuto da ognuno dei suoi Destinatari nei rapporti con la società Lagomarsino Anielli Srl e, dall’altro lato, prescrive specifiche regole di comportamento che saranno considerate vincolanti per i Destinatari, al di là ed indipendentemente da quanto previsto a livello normativo.

La società ha come principio imprescindibile il rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, ed il presente Codice costituisce elemento essenziale del sistema di controllo preventivo adottato dalla Società al fine della prevenzione dei reati che possono essere commessi nello svolgimento delle loro attività, ed in particolare dei reati-presupposto previsti dal D.lgs. n. 231/2001, recante la disciplina

Il decreto legislativo “8 giugno 2001 n. 231”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2001, ha introdotto il principio della responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi, nel loro interesse o a loro vantaggio, da persone che operano per esse. La necessaria prevenzione richiede accorgimenti organizzativi e di controllo sui quali le principali organizzazioni imprenditoriali (ABI, ANIA, Confindustria) hanno sviluppato e diffuso linee guida e raccomandazioni per le Aziende.

A seguito dell’integrazione, nel D.Lgs. 231/01, dei seguenti reati:

  • reati contro l’ambiente (cd. “legge Ecoreati”, L. 68/2015)
  • reato di antiriciclaggio (L. 186/2014).

Il CdA, ha approvato l’aggiornamento del nuovo Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.

Con la Legge n. 179/2017, in vigore dal 29 dicembre 2017, è stata introdotta anche nel nostro ordinamento una normativa specifica per la presentazione e la ricezione delle segnalazioni effettuate dai dipendenti pubblici e privati relativamente a illeciti o irregolarità verificatisi sui luoghi di lavoro: i più classici degli esempi riguardano, appunto, possibili episodi di corruzione, truffa, mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, irregolarità contabili oppure false dichiarazioni. Tali condotte illecite devono sostanzialmente riguardare situazioni di cui il singolo sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, anche se in via meramente casuale. Restano escluse solo le segnalazioni fondate su mere “voci di corridoio”.

Whistleblowing